Trento, nella sua storia, si è più volte candidata città del dialogo ecumenico e civile. Proprio qui vede la luce l’ideale dell’unità di Chiara Lubich che, da oltre 60 anni, sprona milioni di persone nei cinque continenti a viverlo in prima persona e a costruire brani di fraternità sempre più ampi in ambito religioso, politico, economico, artistico, giuridico, sportivo, nella comunicazione, ecc. Per questo accorrono a Trento visitatori da molti Paesi del mondo, desiderosi di conoscere i luoghi che hanno visto il manifestarsi di questo dono di Dio. Recita, infatti, un proverbio cinese: “Chi beve l’acqua pensa alla sorgente”.

È una storia reale, quella qui narrata, nota in molte parti del mondo, ma che a Trento ha la concretezza ed il fascino delle storie vere. Dei suoi luoghi più significativi tentiamo un breve percorso, guidati dal racconto che Chiara Lubich stessa fece alla sua città il 10 giugno 2001.

E' possibile scaricare una guida dei luoghi presentati in varie lingue (in formato pdf)

Per visualizzare i luoghi su una cartina di Trento cliccare qui.

Casa natale di
Chiara Lubich

Piazza
S. Maria Maggiore

Via Gocciadoro

Ist. Magistrale
Rosmini

Rione
Madonna Bianca

Al Colleggeto
dei Capuccini

Quartiere
Le Androne

Duomo di
San Vigilio

Bosco
Gocciadoro

Corso 3 novembre

Piazza
Cappuccini, n.2

Chiesetta di
S. Chiara

Rifugio

Cantina di
Via Travai

Arcivescovado / Piazza Fiera

Veduta di Trento

Trento, segno di divisione; Trento, segno di unità. Viene spontaneo ricordare la visita di Giovanni Paolo II in questa città per i 450 anni del Concilio, il 30.4.'95. In quell’occasione, egli, in una piazza Fiera piena di giovani e non, sempre bene informato del lavoro ecumenico del Movimento dei Focolari, ebbe a dire: “Chiara è nata qui, viene da Trento: Chiara tridentina. Possiamo scrivere un trattato: Dal Concilio tridentino a Chiara tridentina: sarebbe molto interessante!”.  Invito che un giorno sarà certamente raccolto.